sabato 24 novembre 2007
L'orizzonte
Il cielo si rannuvola, quel misto di blu e nubi grigie che preannunciano un temporale.
C'è solo da aspettare...e nel mentre capire se è una di quelle tempeste che girerebbero al contrario i tetti o se basta un impermeabile e un ombrello...
domenica 18 novembre 2007
Questa nostra Italia
Quella in cui ti spacchi una gamba, levi un gesso e scopri che ti hanno restituito una gamba affatto come nuova.
Ma ti rassicurano e ti spronano " quattro giorni e le si piegherà come prima". Non pretendi certamente che il muscolo si riprenda ma almeno si pieghi l'articolazione! Vorresti per lo meno poter guidare e magari...lavorare?
Le palle!
Il mio ginocchio si piega di trenta gradi. Misurato, controllato, dichiarato nero su bianco.
Avete presente quanti siano 30 gradi?
Nulla. Hai la gamba dritta come fosse ancora ingessata.
E allora la tua unica salvezza è la fisioterapia...cosa che però in ospedale non è neanche stata accennata.
Aspetti la visita del fisiatra che ti dia un piano di trattamenti...e iniziano a passare i giorni.
Finalmente ti visita ma per prenotare i trattamenti servono le impegnative del medico di famiglia...e ovviamente aspetti i giorni e gli orari di ricevimento...e passano altri giorni.
Hai le impegnative ma non sono compilate correttamente...e torni indietro e ritorni
per sentirti dire" gennaio 2008 le andrebbe bene?".
Secondo lei???
E allora non ti dai per vinta perchè hai ancora fiducia nelle istituzioni, nello stato, nelle priorità...e chiami altre cinque aziende convenzionate.
Basta pronunciare la parola fisioterapia che ti bloccano a priori. "E' tutto fermo fino a marzo 2008".
Eppure, basta chiamare chiedendo visite a pagamento perchè le agende si aprano come Mosè col mare. 50 euro a trattamento. Me ne hanno prescritti 68. Totale 3400 euro.
Questa è la nostra Italia.
Porca troia.
E il mio ginocchio ancora si piega di 30 gradi.
venerdì 16 novembre 2007
Eppure...
" [...] e lo sapevo che poi la vita non è abbastanza grande per tenere insieme tutto quello che riesce ad immaginarsi il desiderio [...]"
Da ' Oceano mare'
Alessandro Baricco
Chi lo decide cosa è giusto e cosa non lo è se la vita di ognuno è diversa per milioni di sfumature?
Chi riesce a buttar giù una lista di comportamenti da avere ed una di comportamenti da non dover tenere?
Io agisco per istinto, forse ragionando poco questo è vero, ma sempre guidata dalle sensazioni del momento...dalla foga del cuore.
E anche se a volte mi pento di azioni e parole beh, non le rinnego mai. Cerco sempre di essere coerente con me stessa.
Eppure pare che non sia facile poter cambiare idea, sembrerebbe inaccettabile capire che le persone si modificano e modificano insieme i propri atteggiamenti.
Cazzo, è così difficile capire che per alcuni tratti sono...una disillusa?
Me lo permettete?
E se non ci riuscite perchè non provate a schiarirvi le idee sulla vostra pelle, voi che avete le soluzioni in tasca dato che "E' talmente chiaro ma solo tu non lo vedi"?
Provate, rischiate, capovolgete la vostra vita e tiratevi su con le sole, vostre mani.
Poi...beh, allora potremmo riparlarne.
La cosa che mi rammarica di più è che lo fanno le persone più vicine a me, quelle che, invece, dovrebbero spalleggiarmi e capirmi.
Non ho bisogno di morali.
Ne ho una, la mia.
Mi basta, ve l'assicuro.
mercoledì 14 novembre 2007
Ricominceremo.
L'aria è fredda, mi taglia le mani sulle stampelle, compagne ormai inseparabili.
Il sole è alto nonostante siano solo le dieci del mattino.
Le mie montagne sono lì, limpide, vicinissime...il cielo è di un azzurro quasi surreale.
Una bella boccata d'aria, la sento che mi raffredda la gola e scende giù.Mi alzo il colletto della giacca.
Ti devono venire a prendere perchè io proprio non posso, ancora.
Ti trovo in tondino.
Le orecchie tese, il collo eretto, mastichi distrattamente e ascolti rumori lontani.
Hai ancora un bel petto, nonostante i muscoli della groppa siano scesi.
Entro.
La mia amica mi segue.
Io sarò la voce, lei le mie gambe, la mia frusta.
Ma la voce non basta a distoglierti dal fieno e così uno schiocco di frusta e salti su quattro gambe, coda rovesciata sulla schiena e parti con un galoppo pancia a terra.
Ci giri intorno soffiando come un drago tre, quattro, cinque giri...e vedo tutti i tuoi quattro anni, tutta la loro spinta, tutta la coordinazione e lo stile che mi hanno fatto decidere del tuo acquisto.
"Sssh..., troootttooo..."
Sì, trotti.
Ma spingi avanti gli anteriori con arroganza, danzi su quelle quattro gambe, leggera sfiori il terreno, la coda ancora rovesciata e il respiro è ancora di sfida. Sgroppi verso di noi...ti lascio fare per un po'...esperienza jackie, ti serve l'esperienza per capire che una mia non presenza quotidiana non è sinonimo di abbandono.
Ma lo capirai piccoletta. Non si può costruire un binomio vero in pochi mesi.E io...mi ero scordata di come fossi morbida col pelo invernale...e come potesse rassicurarmi il tuo odore...ci riprenderemo tutti questi giorni, uno dopo l'altro
martedì 13 novembre 2007
Catastrofi naturali.
Beh, ci siamo passati tutti , prima o poi, perchè la storia si ripete sempre uguale.
La tua amica è stata lasciata dal fidanzato.
Loro che sembravano essere la coppia del secolo, che stavano insieme da anni, che si amavano come Giulietta e Romeo.
Ecco, stronzo, figlio di p...
La tua amica si dispera, si dispera veramente di brutto.
Ti dice che la sua vita finisce lì e bla, bla...che ormai è sola, bla, bla...non si farà più toccare da nessuno e bla, e bla...che lui è insostituibile perchè altri uomini come lui non esistono sulla faccia della terra("e menomale!"pensi fra te e te)...bla e bleah!
Gira mascherata da panda perchè i pianti le fanno diventare gli occhi come due palline da tennis e il mascara le cola inesorabilmente nonostante sulla confezione ci fosse scritto "waterproof".
Trova un "ricordo di lui" in ogni cosa animata e non...e basta che senta una canzone per trasformarla nella fontana di Trevi quando appena un minuto prima ti illudevi di esser riuscita a fermare la conduttura centrale dell'acquedotto.
Però poi, per fortuna, magicamente passano i giorni.
I pianti si intervallano a singhiozzi e i singhiozzi a momenti di...silenzio.
E poi...si rincorrono i mesi.
E la tua amica inizia a non essere più solo una monotematica logorroica ma sembra anche essere dotata di neuroni che si connettono verso altri temi...
Inizia a riprendere una delle sue vecchie passioni, ritorna ad uscire la sera e finalmente butta via il maglione largo che va bene tanto esci solo per andare "là".
Compra un paio di levi's che le fanno un culo da dio, una maglia talmente aderente che le si contano le costole (ma tanto è magra e va bene così!), scioglie i capelli...e insieme...mette su una faccia da schiaffi che manco credeva di avere.
Si trasforma da perfetta fidanzata, dolce ed educata in una perfetta stronza. Di quelle con la S maiuscola.
Mette su una finta aria di superiorità mista ad indifferenza.
Cammina ancheggiando schiaffeggiando il mondo col guanto della sfida ad ogni passo...
Ed ecco che, improvvisamente, allusioni continue, numeri di telefono ed inviti fioccano che sembra dicembre in antartide.
La guarda il barista quando è vent'anni che fa colazione sempre vicino all'università e prima manco la salutava...
Le parla l'ex compagno di corso che la conosce da cinque anni e fino ad ora si sono sempre e solo distrattamente salutati.
Le ammicca il proprietario del maneggio e l'autista del bus e persino il postino...
Le chiede il cellulare il medico dopo la visita...le sorride un figo che passa per strada...le manda un bacio di ringraziamento uno su un golf quando lei si è fermata per farlo passare solo perchè proveniva da destra e aveva la precedenza...
Che cosa è successo?
Perchè prima riusciva a passare inosservata, rimanendo ore seduta per terra perfettamente invisibile in mezzo alla moltitudine mentre adesso si accapigliano per cederle il proprio posto in tribuna d'onore?
Basta poco con questi ometti...oppure...il buco dell'ozono dà strane e sconosciute controindicazioni?
Ah, per dovere di cronaca, quest'amica non sono mica io.
sabato 10 novembre 2007
E alla fine...
Serve il fisioterapista, altro che "4 giorni e cammina, signorina"...che almeno sia un gran figo...
giovedì 8 novembre 2007
E poi accade che...
Le mie aspettative sono rimaste completamente deluse...tutte.
Appena mi hanno tolto il gesso ho capito che la cosa era sicuramente più dura di come me la figuravo.
Un ginocchio grosso quanto un pallone da basket, una coscia molle e flaccida , magra come poche...un polpaccio irriconoscibile, se non fosse per quella cicatrice che mi sono fatta da piccola, cadendo dalla bici.
Inutile dire che appena sono scesa dal lettino stavo per svenire.
La gamba non risponde per niente al mio volere, sembra inerte...sembra attaccata lì per caso, a fare scenografia.Non mi regge, non si muove...ma la cosa che mi sciocca di più è che il ginocchio non si piega affatto.
Mi chiedo quanti danni ha fatto il gesso, l'immobilità rispetto alla rottura vera e propria.
Dicono che è normale...che la mia guarigione parte dalla volontà.
Sarà...
Io so solo che non ne posso più, che vorrei chiudere gli occhi e accorgermi di aver sognato.
Poi pensi che ci sono cose peggiori, che la gente va in coma e ci sta gli anni e quando si risveglia non è più...una persona...deve imparare a ricominciare, deve imparare a muovere le dita, le articolazioni e poi tutto il resto.
Mi dico che sono stata fortunata, che se passo anche questo poi sarò più forte.
martedì 6 novembre 2007
Perfettamente in mezzo al mare...
Turbinio di pensieri, aspettative, emozioni, progetti...ferite che col tempo si rimarginano sì...ma lasciano la cicatrice.
E tutto sembra essere una corrente avversa.
Mi sembra che ogni lato della mia vita sia una corrente contraria a dove devo andare.
Ognuna si somma all'altra e per quanto io cerchi di nuotare ,beh, annaspo...
A volte riesco a dare un colpo di coda che mi fa tornare a credere, che mi aiuta a convincermi che ce la farò,che esiste un lieto fine, che ce la sto facendo.
Altre mi fermo, mi immobilizzo e mi faccio trasportare nella direzione opposta, inerte...intorno solo l'acqua fredda e il buio...
Che anno del cazzo.
Non riesco manco a godermi la laurea.
Alzo la musica a tutto volume...chiudo gli occhi e mi lascio andare sul divano.
Mi sono stancata di sentire il rumore fuori, le urla dentro, le lacrime...il male...il vuoto...l'indifferenza, l'incapacità di agire.
Vorrei essere più forte.
Vorrei avere il coraggio.
Vorrei non avere paura di ciò che mi aspetta e di ciò che mi circonda.
Vorrei sapermene fottere e andare avanti, comunque, nonostante tutto, nonostante tutti.
Sono ferita e fingo di non esserlo.
Fingo di avere la forza...chissà che , alla fine, riesca a convincere anche me stessa.
domenica 4 novembre 2007
E ora?
Mi rendo conto di non avere stabilità.
Passo dal voler mollare tutto a ricominciare più forte e decisa di prima.
L'equitazione non può essere definita sport...è una condizione di vita...una scelta, una strada.
Ti mette in dubbio sempre, tira fuori ogni più piccola ed infinetesimale paura, debolezza...ti chiede continuamente se ne vale la pena...
Forse basta ripiombare nella mia vita di testa per non avere più dubbi....o forse un giorno mollerò.
Capiterà?
Avrò la forza di continuare?
Voglio dirmi che è un momento...voglio convincermi che tutto passa, tutto si può riprendere, tutto può ricominciare con più spinta e passione di prima. In fondo, me lo devo.
venerdì 2 novembre 2007
Quale amore?
Ricevo critiche in continuazione.
La gente si stupisce che io riesca ad amare di più i miei animali che le persone.
In fondo potrebbe sembrare un vecchio luogo comune.
Come faccio a spiegargli che gli animali posso amarli senza schemi, senza preoccupazioni, senza tattiche?
Posso dire lo stesso dell'amore fra...umani?
E non mi sembra vero che siano pensieri della mia testa, se qualcuno mi avesse detto anche solo qualche mese fa...che queste parole sarebbero uscite dalla mia tastiera, dalla mia mente gli avrei riso in faccia...eppure...ora me lo chiedo fermamenete. me lo chiedo in continuazione...
In amore vince davvero chi fugge?
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