mercoledì 14 novembre 2007

Ricominceremo.

L'aria è fredda, mi taglia le mani sulle stampelle, compagne ormai inseparabili. Il sole è alto nonostante siano solo le dieci del mattino. Le mie montagne sono lì, limpide, vicinissime...il cielo è di un azzurro quasi surreale. Una bella boccata d'aria, la sento che mi raffredda la gola e scende giù.Mi alzo il colletto della giacca. Ti devono venire a prendere perchè io proprio non posso, ancora. Ti trovo in tondino. Le orecchie tese, il collo eretto, mastichi distrattamente e ascolti rumori lontani. Hai ancora un bel petto, nonostante i muscoli della groppa siano scesi. Entro. La mia amica mi segue. Io sarò la voce, lei le mie gambe, la mia frusta. Ma la voce non basta a distoglierti dal fieno e così uno schiocco di frusta e salti su quattro gambe, coda rovesciata sulla schiena e parti con un galoppo pancia a terra. Ci giri intorno soffiando come un drago tre, quattro, cinque giri...e vedo tutti i tuoi quattro anni, tutta la loro spinta, tutta la coordinazione e lo stile che mi hanno fatto decidere del tuo acquisto. "Sssh..., troootttooo..." Sì, trotti. Ma spingi avanti gli anteriori con arroganza, danzi su quelle quattro gambe, leggera sfiori il terreno, la coda ancora rovesciata e il respiro è ancora di sfida. Sgroppi verso di noi...ti lascio fare per un po'...esperienza jackie, ti serve l'esperienza per capire che una mia non presenza quotidiana non è sinonimo di abbandono. Ma lo capirai piccoletta. Non si può costruire un binomio vero in pochi mesi.E io...mi ero scordata di come fossi morbida col pelo invernale...e come potesse rassicurarmi il tuo odore...ci riprenderemo tutti questi giorni, uno dopo l'altro

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